Luisa Carrada l'abbiamo scoperta alla fine degli anni Novanta, dalle pagine del suo sito Il mestiere di scrivere, ancora oggi in linea nella sua versione originale (vintage, dice oggi la sua creatrice): un sito che all'epoca ha rappresentato per tutti coloro che lavoravano con le parole un punto di riferimento irrinunciabile in termini di educazione al buon uso della comunicazione scritta. Dovevano passare ancora parecchi anni prima che Internet diventasse ciò che oggi è: eppure Luisa Carrada aveva già capito praticamente tutto, ed era pronta ad aiutarci a navigare nel nuovo mondo, con i suoi articoli scritti con un linguaggio mite e semplice, ma nel contempo perfetto e inappuntabile.
Tanti anni dopo, nel nuovo sito-blog la ritroviamo felicemente fedele alla se stessa dell’epoca, ed assieme perfettamente intonata ai tempi che cambiano: l’esperienza moltiplicata nel tempo, impreziosita da quella profondità di riflessione, gusto e grazia che solo una donna come lei, col vero “battito animale” nei confronti delle parole, poteva essere in grado di sviluppare, mantenendosi sempre un passo avanti alle cose.
I suoi ultimi lavori per la casa editrice Zanichelli, pubblicati a fine 2017 nella collana “Chiavi di scrittura”, sono regali preziosi per tutti coloro che scrivono per lavoro o per passione: tutti e tre i titoli, “Guida di stile”, “Scrivere un’email”, “Struttura & Sintassi” sono giunti da pochi giorni sugli scaffali della San Giorgio grazie all’Associazione Amici della San Giorgio, che ne ha permesso l’acquisto mediante l’impiego delle risorse raccolte con le ultime campagne di raccolta fondi. Da leggere preferibilmente in quest’ordine, per permettere alle numerose ripetizioni di concetti di risuonare da un titolo all’altro come positive conferme ed efficaci richiami di quanto si è già letto. Ma anche no, perché ognuno di noi è lettore a modo suo, ed ha il diritto di cambiare l’ordine degli addendi, sapendo che il risultato non cambia.
Nata come una sorta di linea-guida ad uso interno della comunità editoriale Zanichelli, la “Guida di stile” ci aiuta a riflettere sull’effetto che le nostre parole possono avere su chi legge, offrendoci la straordinaria occasione di staccare per sempre quel “pilota automatico” a cui troppo spesso affidiamo la guida della nostra comunicazione. Dalla scelta di un buon titolo all’attenzione verso l’uso del tono di voce giusto, il libro si dipana attraverso i diversi aspetti della forma e della struttura di un testo, suggerendoci tante piccole accortezze in grado di vincere gli automatismi della fretta ed affermare il delizioso gusto della scelta consapevole: il lusso supremo di governare ogni nostro atto comunicativo e riconoscersi autori responsabili non solo della sostanza del discorso, ma anche della sua forma. Punteggiatura, rinuncia alle frasi fatte, ordine nella presentazione dei paragrafi, attenzione all’uso dei connettivi e delle parentesi, brevità, continuità nell’adozione di certe scelte: tanti gli spunti per imparare a padroneggiare i nostri testi, per renderli più comprensibili, convincenti e evocativi.
Saper scrivere bene in qualche caso è un dono del cielo, ma per noi comuni mortali può essere il risultato di un lavoro serio e accurato di labor limae, condotto con disciplina e consapevolezza, magari avvalendosi della lista di controllo che il libro propone nelle ultime pagine, almeno finché le regole proposte dalla Carrada non diventeranno parte stabile del nostro DNA di autori di testi.