Oggi è transitata dalla lista rofessionale dei bibliotecari la segnalazione di un articolo comparso ieri sul “Corriere della sera” dal titolo Se la biblioteca condominiale fa vendere prima la casa, che subito sono andata a cliccare, presa dalla curiosità.
Praticamente la storia è questa: negli Stati Uniti alcuni gruppi immobiliari stanno sperimentando risultati di vendita più significativi per i condomini che offrono, come beneficio aggiuntivo per gli acquirenti degli appartamenti, non già la palestra, né la lavanderia comune, il tetto attrezzato o lo spazio verde, ma la biblioteca.
I potenziali acquirenti di fatto risultano attirati da questo spazio comune, che si configura come una vera e propria boccata d’ossigeno in termini di silenzio e pace.
La biblioteca come status symbol ancora ci mancava per segnare le distanze tra il nostro povero paese e i paesi più evoluti. La notizia, sia pure riportata con qualche imprecisione e sicuramente in una modalità superficiale e un filino cialtrona, è comunque divertente, e mi strappa un sorriso un po’ di traverso.
La giornata è intensa: tanti risultati positivi ottenuti, qualcuno con qualche fatica supplementare.
A fine pmeriggio mi ritaglio un’oretta per fare il punto sullo sviluppo del mio nuovo sito: i tecnici sono al lavoro per la definizione degli ultimi dettagli. Ancora parecchie cose da fare, ma spero di poter mettere in linea la nuova release a partire già da fine aprile. Non oso pensare quanto tempo ci vorrà per trasferire tutti i contenuti di questo sito su quello nuovo: un lavoro davvero immane!