Ogni tanto accadono fenomeni "curiosi" nella mia vita. Niente di cui preoccuparsi, per carità. Di curioso c'è il fatto che alcuni eventi non capitano per mesi e mesi, e poi, nel giro di qualche giorno, le stesse situazioni si ripropongono fitte fitte, quasi si fossero date appuntamento più o meno nelle stesse ore. Mi spiego: negli ultimi quindici anni ho affiancato stabilmente al lavoro pubblico anche una serie di attività professionali private, soprattutto sul fronte formativo. Fino al 2008 le uscite sono state numerose, grazie ad una situazione professionale più semplice, dalla quale mi era possibile allontanarmi impiegando ferie e recuperi. Dal 2008 in poi l'impegno pistoiese, ben più pesante, mi ha reso più difficile allontanarmi dall'ufficio: complici da un lato l'impossibilità di utilizzare allo scopo le centinaia di ore lavorate in più rispetto agli impegni contrattuali (che sono automaticamente regalate all'azienda), e dall'altro una generale riduzione degli interventi formativi da parte degli enti pubblici, vincolati dal 2011 ad abbattere di almeno il 50% le risorse destinate all'aggiornamento professionale rispetto al 2009.
Fatto sta che per alcuni mesi, a parte l'impegno milanese di metà gennaio, non ho ricevuto richieste di partecipazione a corsi e seminari: un silenzio che non mi ha fatto certo soffrire, vista la quantità industriale di lavoro pubblico che mi sono sobbarcata in quest'ultimo periodo.
Dunque silenzio in sala, fino a questa settimana, quando è stato tutto un pullulare di richieste da varie regioni d'Italia per nuovi seminari e nuovi laboratori didattici on site: chissà che questi "segnali" non preludano ad altri cambiamenti imminenti.
Per adesso, affrontando una questione alla volta, mi dedico a preparare nuovi programmi di attività, a corredarli dei preventivi richiesti, a pianificare nuove partenze in agenda. Chi vivrà vedrà.