Dopo una mattina di lavoro, dedicata ai nuovi progetti da mettere in atto a partire da settembre, mi prendo un po' di tempo silenzioso e anacoretico per esaminare la mappa del sito web della San Giorgio: una costruzione molto ampia e articolata, che nel corso del tempo è cresciuta in modo "naturale", tramite l'aggiunta di pagine che non sono state perfettamente posizionate nell'albero tassonomico che ne scandisce l'ossatura fondamentale.
E' naturale che un sito ricco e vivo presenti alcune irregolarità: specie quando ad alimentarlo sono tante persone, che hanno tanto da fare e che spesso si ritrovano con pochi minuti a disposizione per creare le nuove pagine e posizionarle nella gerarchia.
E' mancato da parte mia, negli anni scorsi, l'esercizio di quel ruolo di coordinamento e revisione che solo a me spettava, e che purtroppo per motivi di sovraccarico di impegni e responsabilità, non mi è stato possibile esercitare. Da adesso posso rimediare alle lacune che si sono venute a creare, svolgendo appunto la funzione di controllo sull'organizzazione del sito che la visione d'insieme sulla vita della biblioteca mi permette di svolgere positivamente, individuando le manchevolezze e gli errori che sfuggono alla vista di chi, in ragione del diverso ruolo, si occupa solo di una parte delle attività.
Curare la revisione del sito è un lavoro che mi piace moltissimo, perché mi permette di mettere a frutto quella ricerca di equilibrio che ritengo essere uno degli atout più significativi della mia scrittura; anche un sito web, a pensarci bene, è un testo scritto, e perciò si presta ad essere "massaggiato" ed elaborato fino a raggiungere la sua compiuta bellezza.
Si tratterà dunque – già lo dicono i miei appunti a penna sulla mappa del sito – di creare nuove pagine di snodo, abbassare di livello alcune pagine, alzarne altre, introdurre informazioni mancanti, inserire alcune modalità di controllo più forti sulle informazioni in scadenza: governare un territorio di informazioni così articolato e ampio, con le sue migliaia di pagine attive, non è una operazione da poco. Ma un buon governo può davvero aiutare a fare la differenza, rendendo il sito più coerente e prevedibile, più capace di mettere i visitatori nelle condizioni di non doversi sforzare nella ricerca delle informazioni.
Come diceva il guru dell'usabilità Steve Krug, Don't make me think.