Per buttarsi definitivamente alle spalle un destino di subalternità, le donne hanno bisogno di fare riferimento ad alcuni modelli positivi, che possano ispirarle nel loro cammino verso l'affermazione personale.
Solo scoprendo che accanto a loro ci sono e ci sono state donne che ce l'hanno fatta, le ragazze di oggi potranno superare gli stereotipi che ancora trovano un grande seguito, e coltivare ragionevolmente la speranza di poter realizzare non i sogni che altri hanno imposto loro, ma quelli che in effetti coltivano più o meno in segreto.
Questi i miei personali modelli di donne, che rappresentano per me una fonte costante di ispirazione:
Nagin Cox, nata in un villaggio remoto dell'India, e oggi ingegnere della Nasa responsabile dei programmi di esplorazione su Marte;
Michelle Obama: una donna che non è nata ricca, bella e famosa, ma che ha costruito il suo destino giorno dopo gorno, con l'impegno, lo sforzo e l'amore per ciò che faceva, in famiglia e sul lavoro. Una donna icona di speranza, prima ancora che di mode e tendenze: un modello assoluto di realizzazione personale "con" gli altri, e non contro di essa. Una meraviglia di FLOTUS (First Lady of the United States): grande cuore, grande cervello, e – spero – prossimo presidente degli USA.
Julianne Moore, attrice di successo che è riuscita a mantenere l'equilibrio di una persona normale;
Barbra Streisand, cantante di eccelso talento, ma anche grande donna d'affari, pienamente consapevole dei propri interessi, anche economici.