Reggio ci accoglie con una temperatura quasi estiva: 17 gradi, perfetta per una passeggiata in centro. La via Marina é perfetta, con il sole che splende, e i reggini che entrano ed escono dalle pasticcerie con i cabaret di paste. Meglio non allontanarsi dal centro: fatta eccezione per la zona del Lungomare, vero e proprio salotto buono solitamente tirato a lucido, la città è invasa dalla spazzatura: i cassonetti stracolmi non vengono svuotati da giorni, e i cittadini hanno pensato bene di accumulare i sacchetti negli immediati dintorni, trasformando i marciapiedi in vere e proprie discariche a cielo aperto.
La Leonia, l'azienda locale dei rifiuti, è stata recentemente commissariata, e il nuovo management non è ancora riuscito a trovare il bandolo di una matassa assai complessa. Niente raccolta differenziata, niente attenzione nei confronti degli imballaggi: tonnellate e tonnellate di cartone buono sono mischiate all'organico e all'indifferenziato, in un bailamme maleodorante che getta un triste discredito sulla città.
Piccandoci a far finta di niente, proseguiamo il nostro shopping per acquistare quantità industriali di torroncini artigianali e 'nduja a favore della spettabile ed affamata clientela che ci aspetta al ritorno a Pistoia.