E' la settima volta che parlo alle Stelline nella mia storia professionale: ma ogni volta è sempre la prima volta. Il palcoscenico delle Stelline intimorisce e ispira. Hai davanti tutto il mondo bibliotecario italiano, pronto ad alzare il sopracciglio ad ogni tua affermazione, così come pronto ad applaudire fragorosamente.
Tanti amici vecchi (la maggior parte) e nuovi (una minoranza): ormai, dopo venticinque anni di servizio nel mondo delle biblioteche, posso dire di conoscere tante persone, e di averle viste invecchiare con me.
Quest'anno si parla di alleanze e di aperture al mondo: caspiterina, ci siamo finalmente accorti che c'è qualcos'altro là fuori, oltre noi medesimi… Quest'anno io parlo di bilancio sociale come strumento da utilizzare, assieme ad altri, per rendere più "partecipata" la biblioteca. Sono convinta del valore di questo strumento, e desidero condividere questo mio convincimento con i colleghi. Ho avuto molti riscontri positivi: ma, si sa, gli amici sanno essere sempre generosi.
Dopo l'intervento, di nuovo gambe in spalla verso la stazione del metrò di Cadorna, direzione Cologno: il treno in Centrale mi aspetta giusto in tempo per partire.
E poi a Pistoia trovo Antonio davanti alla stazione, con un bel pezzo di pizza fumante: un boccone, e poi via al Teatro Bolognini, dove ci godiamo, nonostante la stanchezza, un gradevolissimo spettacolo ispirato alla musica degli anni trenta e quaranta: "Se potessi avere mille lire al mese" (vedi). Attori molto bravi, musiche con arrangiamenti eccellenti (Manolo della Mabellini Jazz Orchestra è davvero bravo!), cantanti dalla voce notevolissima. Torniamo a casa tardi, ma davvero contenti per aver condiviso con la regista Monica Menchi e gli amici attori di Progetto Teatro una bella serata, in un teatro pienissimo.