In molti abbiamo visto lo spot “Viaggi straordinari” con cui il Ministero della Cultura intende promuovere l’immagine delle biblioteche italiane. Uno spot innegabilmente ben fatto, ancor più apprezzabile perché realizzato dagli allievi del Centro sperimentale di cinematografia. La protagonista dello spot scopre i tesori delle biblioteche e grazie ad essi riesce a rivivere le varie epoche della storia del mondo. Tutto perfetto. Ma le biblioteche in Italia non sono solo quelle che custodiscono tesori preziosi, provenienti da un passato ormai lontano: sono anche quelle che ogni giorno forniscono servizi e opportunità di approfondimento sui temi della contemporaneità, che accolgono persone di ogni età consentendo loro di leggere, studiare, approfondire, ma anche socializzare, passare il tempo assieme. Sono biblioteche in cui il patrimonio è rappresentato prima di tutto dalle persone che vi trascorrono il tempo, che in tali spazi migliorano se stesse e la propria vita apprendendo cose nuove, tessendo nuove relazioni, consolidando la propria consapevolezza individuale e collettiva. Vorrei che anche queste biblioteche entrassero nell’immaginario collettivo, e testimoniassero a tutti che nel nostro Paese non siamo soltanto in grado di celebrare il passato, ma siamo anche in grado di prepararci al futuro. Accanto alle grandi biblioteche storiche, c’è il mondo delle biblioteche pubbliche: un universo importante, che merita oggi più attenzione che mai.