Oggi siamo al mare a Bagnara Calabra: impossibile non pensare alla grande Mia Martini, che nacque in questo paese in provincia di Reggio Calabria, aspro e dolce, problematico e solare come lei. Le sue canzoni sono tra le mie preferite in assoluto: Gli uomini non cambiano, Almeno tu nell'universo, E non finisce mica il cielo, Minuetto, La nevicata del 56. Tanti piccoli capolavori, legati peraltro a grandi autori, come Califano, Lauzi, Ivano Fossati. Penso anche all'omaggio che Mina ha fatto a Mia, cantando per lei Almeno tu nell'universo.
La sua storia di grandissima artista è stata funestata da un "gioco terribile", di cui è stata vittima fino all'ultimo giorno. Qualcuno ha cominciato, magari per scherzo, a dire che portava jella: un'accusa tremenda in campo artistico, che nel suo caso è stata capace di portarla a lunghi periodi di isolamento e di povertà. Per poi risorgere grazie a quello straordinario talento, che però non l'ha salvata dall'auto-distruzione.
Una vicenda familiare e umana di grande dolore e di grande cattiveria. E' davvero un peccato che una persona con quelle capacità non abbia potuto godere di una vita felice. La ricordo con le sue grandi ciglia, che la facevano somigliare, in alcune mise di grande eleganza, a Frida Khalo: anche lei una donna tormentata e talentuosa.