Alla edizione 2013 del Serravalle Jazz stasera è protagonista Edith Piaf, una straordinaria cantante caratterizzata da una vita travagliatissima e piena di disgrazie. La sua storia passa attraverso la recitazione e il canto di Monica Menchi, assieme con Antonella Grumelli e al piano Daniele Biagini.
La storia di Edith Piaf è veramente sconcertante: viene lasciata dal padre a pochi mesi alle cure prima della nonna paterna, che le fa bere vino nel biberon, poi della nonna materna, che fa la maitresse in una casa di tolleranza. Tutta la sua vita è contrassegnata da malattie, tradimenti, povertà, difficoltà, ostacoli, contro i quali Edith ha saputo far valere il proprio straordinario talento.
Tanto più ha cercato l'amore, tanto più è stata tradita e usata dai tanti uomini che sono diventati famosi grazie a lei, da Yves Montand a Charles Aznavour. Ha conosciuto gli estremi della povertà e della ricchezza, della solitudine e della fama. La strada è stata il suo habitat naturale: qui si dice la madre l'abbia partorita, qui ha iniziato a cantare.
Una storia davvero straziante, egregiamente raccontata da Monica Menchi. Ma davvero il talento trova la sua terra d'elezione negli estremi dell'abiezione e del dolore? Si deve per forza passare dal degrado per poter cantare come un usignolo? La mente corre ad un altro "usignolo" dei nostri giorni, come Whitney Houston.