Si sta preparando a Pistoia, per sabato sera, il Total White Dinner in piazza San Bartolomeo: se ne parla in giro come l'evento più cool della stagione, creato come una sorta di flashmob gourmand. Basta presentarsi vestiti completamente di bianco, portarsi le stoviglie e il cibo da casa, pulire dopo aver mangiato, e festa finita. Se ne parla da un mesetto (vedi), ma sinceramente non so trovare un minimo di significato a questa pur innocua iniziativa.
Anzi, ho il pessimo presentimento che la sua legittimazione pubblica possa far passare l'idea che basti un evento del genere per affermare i principi che sono dichiarati a fondamento della cena: Eleganza, Etica, Educazione, Estetica.
Se così fosse, mi vestirei tutti i giorni di bianco, tingerei la parte nera del pelo della povera Gatta Franca, porterei subito in carrozzeria la Musa. Ma eleganza, etica, educazione ed estetica non si muoveranno per niente dal punto in cui sono, purtroppo per tutti noi, a seguito dello sventolio di fazzoletti bianchi che smuoverà l'aria calda di piazza San Bartolomeo.
Quindi, rispetto per chi parteciperà alla cena, alla ricerca di una esperienza nuova; ma grande perplessità nei confronti di un messaggio che rischia di risultare tutto forma e niente sostanza, che rischia di apparire "alternativo" senza scalfire neppure con un'unghia il muro che ci separa dalla serena ed elegante convivenza reciproca.
Mentre medito questi pensieri, mi bevo una bella gazzosina al caffè, rigorosamente nera, ma freschissima e deliziosa al palato.