Oggi è l'ultimo giorno del 2013: è il momento di salutare l'anno che sta per concludersi, ed accogliere il nuovo anno, ripensando agli avvenimenti più significativi di quesi dodici mesi, per fare un bilancio di quanto è accaduto nella mia vita.
Si è trattato di un anno complessivamente positivo, nel quale – a parte qualche acciacco – le persone a cui voglio bene sono state in salute e non hanno dovuto fare i conti con problematiche gravi, ringraziando il cielo. Io stessa ho fatto i conti con la polmonite a gennaio, a cui ha tenuto dietro uno stato sempre un po' precario delle vie respiratorie che trascuro da sempre, quasi fosse un'abitudine doversi portare dietro tosse e raffreddore sette mesi l'anno. Non raggiunti quei traguardi di benessere fisico che mi ero proposta, proponendomi di adottare uno stile di vita più salutare e attivo: alle scale ho sempre preferito l'ascensore nel fare i sei piani che mi separano da casa; ho quasi sempre preso la macchina invece di camminare per andare in centro; non mi sono mai fatta neppure passare per l'anticamera del cervello di fare l'abbonamento in palestra o in piscina (della serie "diocenescampieliberi"). E vabbè: vorrà dire che riciclo il buon proposito per l'anno nuovo, e festa finita.
Sul fronte della casa nuova, da gennaio in poi abbiamo cominciato a ricevere regolarmente i nostri amici: definitivamente chiusa con le prime settimane dell'anno la fase degli scatoloni del trasloco. Abbiamo comprato cose nuove che sono andate a rendere ancora più bella e confortevole una casa che reputiamo bellissima e comodissima. Qui abbiamo trascorso, da soli e in compagnia, bellissime serate che ci hanno rasserenato e ricaricato, dopo giornate di lavoro quasi sempre intense e impegnative.
Tanti amici hanno arricchito la nostra vita, facendoci sentire protetti da una serie di legami affettuosi e solidali. Ci siamo rispecchiati nei loro sorrisi e nel tempo (tanto!) che abbiamo condiviso.
Sul fronte lavorativo, molti buoni risultati messi a segno: prima di tutto il decollo di YouLab Pistoia, una esperienza unica nel suo genere, che mi ha permesso di partecipare anche ad un importante seminario in Cile. Poi l'esperienza del Bilancio sociale della San Giorgio, presentato in aprile, LibrActive a marzo e il progetto del nuovo PropoLib, il nuovo sito web della San Giorgio, il cambio di software e l'adozione di Clavis per la rete REDOP: tutti "eventi importanti" che ho voluto e guidato con determinazione.
Molti i risultati "minori", che qui tralascio, ma che meriterebbero maggiore considerazione, se non altro perché sono stati ottenuti in un contesto organizzativo e gestionale particolarmente fragile, provvisto di numerosi aspetti di criticità che non sono stati affrontati e gestiti come sarebbe stato opportuno.
Sul fronte professionale, oltre al viaggio in Cile, anche la presenza a Eurolis a Londra, con un intervento in inglese che ha riscosso buoni riscontri. Un articolo pubblicato su "Biblioteche oggi", qualche presenza a convegni e seminari, numerosi corsi di formazione in giro per l'Italia.
Sul fronte personale, un buon investimento formativo sulla gestione delle relazioni, che spero mi conduca ad essere più competente e proattiva nei momenti del bisogno.
Nel bilancio dell'anno c'è anche, purtroppo, la morte di Gatta Franca: una "persona" con la pelliccia bianca e nera che rimarrà sempre nel mio cuore.