E' stata approvata ieri al Senato una legge molto importante contro gli sprechi alimentari (vedi), che sancisce l'opportunità per i ristoratori e gli esercizi commerciali di cedere in modo semplice le proprie eccedenze alimentari a sostegno della popolazione indigente, con l'effetto contemporaneo di ridurre i rifiuti.
Una delle componenti minori di questa legge è la valorizzazione della pratica, finalmente definita "virtuosa", di asporto degli avanzi di cibo. Da qui anche la previsione che le Regioni possano stipulare specifici protocolli d'intesa, "er promuovere comportamenti responsabili e pratiche virtuose volte a ridurre lo spreco di cibo e per dotare gli operatori della ristorazione di contenitori riutilizzabili, realizzati in materiale riciclabile, idonei a consentire ai clienti l'asporto dei propri avanzi di cibo".
Dunque, la doggy bag trova finalmente piena legittimità all'interno dell'ordinamento giuridico nazionale, liberandoci dalla vergogna di chiedere ciò che è avanzato, ma anzi facendoci sentire cittadini pienamente responsabili e attivi nel consumare il giorno dopo ciò che non siamo riusciti a mangiare la sera, magari per avere ordinato più cose di quante non siamo poi stati in grado di mangiare davvero. Pensiamo anche alle bottiglie di vino: non è certo una brutta prospettiva quella di portarsi a casa una bella bottiglia di rosso, che magari abbiamo pagato ben cara, ma che abbiamo potuto consumare solo per meno di metà.
Come accade di frequente, la legge non ha fatto altro che sancire un cambiamento di sensibilità e fare spazio a comportamenti che già erano percepiti come virtuosi, anche in ragione della crisi economica dell'ultimo decennio. La stessa Expo ha rappresentato una straordinaria occasione per accrescere la consapevolezza di tutti sull'importanza di dare un forte stop allo spreco alimentare. Pensiamo ad esempio alla campagna Portami via, attivata con successo dall'Associazione Italiana Sommelier per valorizzare i ristoranti e le enoteche che offrono una elegante wine bag in cui collocare la bottiglia di vino non consumata per intero, da portare a casa.
Se in Francia i ristoranti con più di 180 coperti sono obbligati a consegnare la doggy bag ai propri clienti (vedi) e se Michelle Obama si è fatta fare la schiscetta con la pasta avanzata in un ristorante di Roma (vedi), è pur vero che in Italia ci sono ancora parecchie remore a chiedere al cameriere di farci incartare gli avanzi. Questa legge ci aiuterà a trasformare in virtù ciò che finora abbiamo considerato imbarazzante. Una legge davvero buona!