Per due settimane da oggi sono la "tata" ufficiale di una gattina che è rimasta a casa, mentre i suoi umani si sono concessi un po' di ferie. Il mio compito è quello di darle da mangiare, pulire la lettiera e soprattutto farle un po' di coccole, in modo tale che non si senta troppo sola. La gattina è stata molto contenta di vedermi, e si è messa pure in posa per farsi fotografare. Ai suoi umani mando, da oggi in poi, un reportage via whattsapp di come sta la piccola, in modo tale da tenere a bada la nostalgia.
Poi è la volta di Sant'Agostino, dove vado a consegnare i manifesti della mostra di Kiefer (vedi), che saranno affissi nei prossimi giorni a Pistoia: è vero che sono in ferie, ma non potevo chiedere ai colleghi di fare questa commissione, sia pure da cinque minuti, e a me non costa niente fare un salto con la Cinquecento. Poi spesa alla Conad, perché si mangia anche durante le ferie.
Dopo di che… la casa è tutta mia, con Ginger e Pallina da coccolare, un bel caffè da sorseggiare con calma, e l'impegno solenne a rallentare il ritmo e dedicarsi a rimettere a posto tutto ciò che nel corso di questi ultimi giorni è stato trascurato. Finalmente, un po' di tempo non eterodiretto, senza obblighi esterni, senza appuntamenti. Una bella pausa, che mi voglio godere fino in fondo.