#bibliotechedaraccontare
Una ripresa “a tutto fuoco”, quella di oggi. La chiusura della settimana di ferragosto ci ritrova belli pimpanti e carichi di tante energie fresche. Siamo decisamente in pochi a riaprire le tre istituzioni culturali di cui sono responsabile: pochi, ma con lo spirito giusto, che permette alla maggior parte dei colleghi di godersi l’ultimo scorcio di vacanze. Il rientro non è però senza intoppi seri: e d’altronde, nella vita le cose non vanno mica sempre a diritto, no? E allora faccio subito di prima mattina un bel po’ di esercizio sulla gestione degli intoppi, per poi godermi una giornata di lavoro che si rasserena progressivamente, anche se l’urgenza della riapertura impone ritmi poco meno che frenetici. Mi sembra di essere ritornata indietro di tre settimane, quando – immediatamente al rientro dalle ferie in Calabria – ho fatto i conti con la posta elettronica accumulata, le richieste pendenti, le urgenze di tutti a cui far fronte. La stessa “ansiolina” lungo la schiena, nel tentativo di stare dietro a tutto e smaltire tutto lo smaltibile. Oggi mi ritrovo ad occuparmi parecchio di cultura, in sostituzione del mio capo, assente per tutto il mese d’agosto (d’altronde, questo è l’unico periodo in cui la sua assenza ha un minore impatto sull’andamento di tutte le attività di cui è responsabile): mi occupo persino dell’esito degli esami del sangue dei cavalli che hanno partecipato alla Giostra dell’Orso! A proposito: cavalli in ottima forma, se Dio vuole, e sani come pesci. Numerosi gli atti che sono chiamata a preparare per una amministrazione nuova, e che si muove in velocità, con tantissimi impegni in programma. I cittadini forse non sanno che ogni scelta condotta dall’Amministrazione ha dietro tutta una serie di testi scritti che la giustificano, la costruiscono, la spiegano. Per noi che facciamo parte della Pubblica Amministrazione, insomma, non è possibile decidere di fare un acquisto, o di organizzare una iniziativa, così come si fa a casa nostra: si va in un negozio e si comprano le cose che preferiamo, invitiamo a cena gli amici più cari con una telefonata, etc. Qui tutto dev’essere motivato e dev’essere comprensibile a tutti. Perché i soldi che usiamo sono soldi di tutti, e quindi c’è bisogno che le persone capiscano quello che facciamo ogni giorno, lo giudichino, lo valutino e siano tranquille che questi soldi sono spesi “a modo”. In un certo senso anche questa rubrica, #bibliotechedaraccontare, è un modo per spiegare quello che facciamo, per rendere palese ciò che sembra nascosto o che forse non ci si immagina neppure che esista.
Dunque, dicevo: tante cose da istradare, e velocemente, nei canali giusti, perché tutti hanno bisogno di risposte veloci e immediate. Mi viene da pensare che, come lavoratori, abbiamo tutti diritto a goderci i giorni di congedo ordinario previsti dal contratto di lavoro; ma è anche vero che le esigenze dei cittadini ci reclamano presenti sempre, senza interruzioni, perché la vita corre 365 giorni all’anno e non si ferma certo per far riposare noi. Per questo dopo ogni stop, sia pure breve, bisogna sempre fare un po’ di fatica per rimettersi in pari. Domani sicuramente la situazione sarà più stabile, l’ansia sarà rientrata nei ranghi, e l’energia che oggi ho dovuto dedicare a saltabeccare da una cosa all’altra riuscirà a focalizzarsi meglio su specifici obiettivi. Attorno alle 17.30 arriva però un bel regalo per tutti noi: una utente, a cui evidentemente siamo mancati, ci porta una deliziosa torta appena sfornata: una meraviglia per gli occhi e per il palato, ma anche per il cuore. Che cosa si può desiderare di più, che essere apprezzati dai nostri “datori di lavoro”, i cittadini?