Questa mattina ci hanno raggiunto in visita alla San Giorgio una ventina di colleghi provenienti dall’Emilia-Romagna, prevalentemente da Parma. Lo scambio professionale è iniziato con una riunione di circa 3 ore, durante la quale ho illustrato il Modello San Giorgio, per poi lasciare il testimone ad una collega che ha portato in visita alla struttura il gruppo di colleghi, ripartiti per le rispettive destinazioni attorno alle 16.
Per noi bibliotecari l’esperienza diretta di un’altra biblioteca, con la sua atmosfera, i suoi metodi, le sue peculiarità, vale molto di più di qualsiasi corso di aggiornamento. Ed è per questo che spesso accogliamo visite del genere, così come andiamo a “spiare” (si fa per dire) che cosa fanno gli altri per risolvere un problema che noi dobbiamo ancora affrontare. Per fortuna tra noi bibliotecari non ci sono segreti industriali da difendere, né esiste una concorrenza interna che ci fa parlare in termini di “mors tua, vita mea”, come invece avviene nel mondo della produzione di beni e servizi. Collaborare per noi è naturale, così come fare del “benchmarking”, ovvero del confronto critico, una occasione per migliorare le nostre scelte, traendo spunto dalle soluzioni adottate altrove.
Anche a me è capitato di tornare a casa da una visita in un’altra biblioteca con taccuini zeppi di appunti e idee, da adattare subito subito al nostro caso. In questo senso, copiare non è male, ma è il modo più efficace e semplice per migliorare!