Raggiungo Moncalieri con un taxi dal centro di Torino: non c’è soluzione di continuità urbanistica tra la città e il suo comune satellite. Tutto continua senza fare sussulti campanilistici. Arrivo davanti alla biblioteca attorno alle 8.30. La biblioteca ha trovato casa in una vecchia fabbrica di fiammiferi, ottimamente ristrutturata per accogliere un nuovo destino. I volumi si sviluppano in lunghezza, dando vita a spazi che agognano lunghi attraversamenti. Qui ritrovo una cara collega conosciuta anni addietro, compagna di tante avventure e di tante speranze: siamo solo più anziane e acciaccate, ma non certo meno entusiaste e cariche di passioni.
Numeroso il gruppo dei partecipanti al corso, proveniente da tutto lo SBAM del sud-ovest: quasi una quarantina di persone raccolte nella bella sala conferenze, dove trascorriamo una intensa mattinata a confrontarci sui diversi temi inerenti la promozione della biblioteca. Parliamo di comunicazione intenzionale e non intenzionale, scotch e cartelli sbilenchi, bilancio sociale e rapporti con gli amministratori: insomma, tiro fuori tutto l’ambaradan che si muove attorno al “fare bene e farlo sapere” in biblioteca.
Taxi e poi treno pomeridiano: il ritorno a casa è lungo. Mi concedo un po’ di riposo dopo le fatiche di questi giorni, e soprattutto mi godo una delle mie più grandi passioni: una dose massiccia di buone letture! Domani vi racconterò tutto, giuro…