Il mese di giugno è passato in un lampo: riguardo con disappunto l’elenco degli obiettivi che mi ero proposta di raggiungere entro domani, sia sul fronte personale che su quello professionale, e mi rendo conto di avere preso le misure piuttosto male. Tante delle attività che avevo pensato di portare a compimento in questi trenta giorni sono rimaste ferme nel magazzino delle infinite opportunità. Eppure devo ammettere di essermi data un gran daffare. Il nuovo libro è già nella versione definitiva per più di metà, ho partecipato ad un convegno a Rosignano, si sono tenute due presentazioni del mio libro a Firenze e a Cavriago, sono arrivate le “bimbe” a casa, ho brillantemente superato lo scoglio della denuncia dei redditi, ho gestito una agenda di lavoro super-piena, nel corso della quale è stato possibile accelerare sull’organizzazione del convegno di settembre, portare a compimento l’impegno del 20 giugno con il recital di poesie e canzoni, presentare al pubblico il nuovo sito della Forteguerriana, attivare la newsletter di YouLab, programmare l’attività estiva di YouLab, affrontare in modo non improvvisato il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, oltre che gestire l’intensa quotidianità dell’ufficio, con tutto il suo carico di assenze da sostituire, telefonate da fare, quesiti da chiarire, adempimenti da onorare.
Molte, però, le intenzioni che non hanno trovato spazio per trasformarsi in condotte effettive: dalle piccole cose (come la promessa fatta alla mia Musa di un bel lavaggio ristoratore, dentro e fuori) a quelle più grandi (come quella di occuparmi in modo continuativo di alcuni aspetti amministrativi che tendo ogni volta a rimandare a tempi migliori).
Si è trattato di un mese molto intenso, nel quale avverto la maturazione di nuove competenze e sensibilità, che già si stanno traducendo in realizzazioni imminenti o in progetti di prossima attuazione. La percezione prevalente è quella di un bisogno di maggiore disciplina e continuità, grazie alle quali permettere un più ampio dispiegamento di tutte le opportunità.
A Rovaci, oggi pomeriggio, dopo un simpatico e gradevole pranzo in compagnia di cari amici, non c’è atmosfera migliore di questa per programmare il mese di luglio: in giardino, con il tablet che fa da hotspot per la connessione a internet, e il computer appoggiato su un tavolino di plastica, con tanto di prolunga per il collegamento alla rete elettrica che attraversa il giardino e raggiunge la casa. Il venticello che spira sulle colline di Pistoia tiene fresche le idee, e porta bene ad un planning che si preannuncia densissimo, ma anche decisamente divertente e stimolante.