L'arrivo a Pistoia della collega Loredana Vaccani, per un corso in programma nei prossimi giorni, è l'occasione gradita per trascorrere un bel pomeriggio domenicale fuori città. La giornata è molto fredda: la prima vera giornata d'inverno, dopo un'estate davvero lunga e piacevole.
Decidiamo di andare a visitare il Museo Enrico Caruso di Lastra a Signa, collocato all'interno di Villa Bellosguardo, di cui mi ha parlato pochi giorni fa l'assessore del Comune di Lastra a Signa, con cui ho a che fare professionalmente come curatore del sito della rete REDOP. Il museo è collocato in una villa splendida, che il tenore Enrico Caruso acquistò per poter disporre di una "reggia" da adeguare al proprio successo e alla propria ricchezza.
Molto interessante l'esposizione museale, che ripercorre la vita e le opere di un personaggio decisamente particolare, capace di grande generosità ma particolarmente attento a curare il proprio marketing e a fare (bene) i propri affari. La villa è stata spogliata quasi completamente dei ricchi arredi che la abbellivano: è rimasta solo una parte della mobilia della camera da letto, con in particolare un baule da viaggio che testimonia la magnificenza e il fasto degli spostamenti di questo esponente dello star system dell'epoca.
L'allestimento del museo è azzeccato ed efficace. Unica pecca, non del Museo, il buio totale fuori dall'edificio: pericolosissimo raggiungere l'auto, parcheggiata ai piedi dello splendido viale di accesso alla villa. Menomale che tra le app del telefonino abbiamo anche una torcia potente, che ci permette di non cadere. Davvero una bella giornata.