Mattina in ufficio, alle prese con una fitta rete di riunioni fino alle 13, per poi scappare a Firenze per il pomeriggio didattico in università.
Il programma prevede che la lezione si svolga presso la Biblioteca delle Oblate, a Firenze, dove accompagno il gruppo degli studenti frequentanti in una visita guidata.
Le visite guidate presentano un significativo valore aggiunto rispetto alla lezione frontale, perché riescono a coinvolgere gli studenti in una vera e propria "esperienza" di biblioteca pubblica: i ragazzi vedono con i propri occhi come nelle singole realtà si riesce a tradurre in pratica i principi della public library.
La biblioteca delle Oblate è una delle nostre biblioteche migliori: anche in tempi duri come questi riesce a tenere alta la propria bandiera, fra mille difficoltà, visibili e invisibili. Merito della sua direzione e del suo gruppo di lavoro.
Tanto di cappello al sito web, decisamente ben strutturato, che mostra un apprezzabile sforzo di manutenzione e aggiornamento continui.
Il bibliotecario che accompagna il gruppo è entusiasta e ben preparato: due ingredienti, l'entusiasmo e la preparazione, che – quando sono insieme – rappresentano la migliore miscela "esplosiva" per ottenere ottimi risultati.
Gli studenti apprezzano l'esperienza, mettendo a confronto le realizzazioni locali con le scelte condotte da altre biblioteche.
Nelle prossime lezioni ci sarà tempo per visitare altre tre biblioteche: la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, e, tra le pubbliche, la San Giorgio di Pistoia, la Lazzerini di Prato.
Una parte del corso sarà dedicato agli e-book e alle prospettive aperte da questi nuovi devices anche nell'ambito della biblioteca pubblica.