In vista di una bella sera in compagnia di amici carissimi, davanti ad una tavola imbandita alla grande, mi viene da pensare a quanto negli ultimi anni le mie abitudini sociali siano cambiate: mentre ho trascorso gran parte della mia vita adulta in un regime fortemente caratterizzato dalla riservatezza e dalla scarsa apertura agli altri, questi ultimi anni pistoiesi hanno invece dato il la ad abitudini piuttosto diverse.
In effetti la mia rubrica dei contatti si è ampliata notevolmente, ed al suo interno si è venuto a creare un inner circle piuttosto corposo di contatti di qualità: una solido gruppo di pari (soprattutto per età, interessi e condizione sociale) all'interno del quale ho avuto l'opportunità di sviluppare nuove e preziose amicizie personali.
Merito di Antonio, sicuramente; e anche merito – in misura minore – della mia non completa chiusura di fronte all'opportunità di cambiare abitudini.
In effetti il tempo della "corsa" è passato: non c'è più da rincorrere traguardi significativi, per i quali valga la pena concentrare tutte le energie (come invece è avvenuto in età giovanile, rispetto ad esempio al completamento degli studi universitari, alla ricerca di un lavoro, all'aspirazione ad un avanzamento di carriera). Il tempo libero tende ad essere davvero "libero", piuttosto che prenotato da investimenti sul futuro. Non già perché il futuro non ci sia più, o sia già in gran parte dietro le spalle, ma piuttosto perché è arrivato il momento di godere degli investimenti fatti in passato.