Francesca Sanzo si definisce “professional blogger e digital PR”: per capire bene cosa fa, conviene passare un po’ di tempo negli spazi web dove Francesca lavora e trascorre anche una buona parte del suo “tempo per sé”, per condividerlo con gli altri. Navigando sul suo blog professionale potremo scoprire così che si occupa di web dal 2001 ed è blogger dal 2005, quando ancora questa roba era ancora ben lontana da essere considerata alla portata di tutti. E’ lei la mitica protagonista di Panzallaria, un blog seguitissimo nel quale ha sperimentato con successo forme innovative di storytelling sociale. Qui racconta delle sue diete non riuscite, di che cosa vuol dire fare i conti con la maternità e con gli uomini, delle sue vacanze: le sue sono storie “normali”, ma raccontate con ironia, garbo, leggerezza e intelligenza. Per questo il suo blog, pieno di cose normali, è considerato da tutti davvero speciale: non è un caso che abbia ispirato uno spettacolo teatrale, “La rivincita del calzino spaiato”, che già dal titolo è tutto un programma.
Certo, non è che Francesca possa mettere insieme il pranzo con la cena grazie alle storie scanzonate di Panzallaria: è vero però che l’esperienza di questo blog le ha permesso di maturare e perfezionare quello straordinario mix di fiuto per la comunicazione, conoscenza delle tendenze in atto e abilità narrativa che ne fanno una delle esperte più ricercate per la costruzione di profili aziendali sui social media, contenuti e strategie di posizionamento on line. E’ a lei che le migliori aziende si rivolgono per valorizzare i propri prodotti attraverso quella che tutti abbiamo imparato a chiamare la “narrazione sociale”.
Francesca progetta e realizza corsi di formazione su blog e social media, aiutando aziende, associazioni, scuole, insegnanti e genitori a migliorare la propria presenza on line.
La si ritrova molto frequentemente su twitter, dove parla spesso del suo grande amore per Bologna (la città in cui vive): diventare suo follower può essere un ottimo modo per imparare a usare twitter in modo competente e talentuoso, un po’ come un tempo facevano i ragazzi di bottega che imparavano i segreti del mestiere scrutando da vicino il lavoro dell’artista già affermato.
Ha scelto di lavorare da casa: è dunque una homeworker, anzi, meglio ancora una wwworker, visto che il suo lavoro si svolge prevalentemente in rete e tramite la rete. Le sue riflessioni sul lavoro in casa sono fulminanti (provare per credere! Ecco qui il link da cliccare subito subito: http://www.francescasanzo.net/2012/05/18/ufficioincasa-ovvero-la-mia-vita-di-homeworker-che-oggi-scopro-comune-a-molti/#more).
E’ stata lei a lanciare su twitter l’hashtag #ufficioincasa, che ha scatenato una incredibile sollecitazione sulla rete, dimostrando quanto interesse ci sia attorno a questa particolare modalità di vivere il rapporto tra vita e lavoro.
A Pistoia, al convegno Osare il futuro in programma venerdì prossimo alla San Giorgio, parlerà proprio di “lavoro liquido”: sarà un piacere ascoltarla raccontare il suo punto di vista su come il web abbia cambiato le modalità di lavoro, ed in particolare su come il lavoro da casa possa risultare una soluzione interessante per tanti professionisti che operano con il web e tramite il web.
E chi si perde un'occasione così ghiotta? Grazie alle straordinarie donne di Human Relations, che hanno reso possibile per tutti noi questa straordinaria opportunità! Grazie, Anna Maria, grazie Ilaria!