Sono passati meno di tre anni da quando abbiamo messo su il nuovo portale della San Giorgio, ed è già ora di buttarlo via e ripartire verso una nuova avventura. Tre anni possono essere pochi per un'automobile, per una borsa, o per un complemento d'arredo. Ma quando si parla di siti web, bisogna fare i conti con la velocità della Rete, e scoprire che in questi tre anni il mondo è cambiato, e anche noi dobbiamo stare al passo.
Ciò significa che la scelta iniziale di concentrare tutta l'attenzione sui contenuti non funziona più, ma diventa necessario offrire agli utenti una grafica più accattivante, capace di tenere viva la curiosità e indurre i visitatori a girellare da un punto all'altro del portale, seguendo le proprie piste speciali create dalle relazioni tra le diverse aree della nostra attività.
Tutti questi cambiamenti avvengono nel pieno di un bailamme generale che ci vede alle prese con il cambiamento del software gestionale del catalogo, per non parlare delle settecentomila cose in programma che Dio solo sa come riuscirò a mettere in fila una dietro l'altra, anche se continuo – come in questo periodo – a raddoppiare i turni di presenza in ufficio, a detrimento di quella che un tempo si sarebbe potuta chiamare *vita*.
Le soluzioni grafiche a cui oggi dedichiamo la nostra giornata di lavoro sono decisamente cool e trendy. Spaventa l'idea di aggomitolare una matassa di migliaia di pagine, tutte arruffate fra loro: i contenuti del sito somigliano ad una città vera dell'Italia: qualche strada ordinata, e poi un arruffio di straducce, vicoli e vicoletti, con tante case una sopra l'altra. Ci vorrebbe un Haussmann dei siti web per ricostruire un approccio parigino alla comunicazione in rete, con tante linee rette per regolare lo scorrimento delle informazioni.
Ma ce la faremo, ce la faremo.