Sveglia prestissimo, questa mattina: dai sobborghi di Londra devo raggiungere l'aeroporto di Heathrow in tempo per i controlli e le procedure consuete. Un autobus mi porta ad una stazione della metropolitana sulla Piccadilly Line, e da lì arrivare al terminal 5 è una bazzecola. Al duty free compro qualche souvenir, tanto per fornire le prove del fatto della mia presenza a Londra: è davvero buffo il fatto che in moltissime occasioni di lavoro non riesca a vedere praticamente nulla della città in cui mi trovo, al punto da dover sentire la necessità di comprovare il viaggio con un souvenir.
Qui a Londra è tutto carissimo: posso permettermi solo dei dolci, e anche per questi sono costretta a svenarmi. Il viaggio è breve e perfetto. Al ritorno, come all'andata, British Airways mi propina un BLT riseccolito e gelato (bacon, lattuce and tomato): un parente povero della piadina al crudo del Nistri, per intendersi.
Al ritorno a Pisa, c'è Antonio ad aspettarmi: sono così emozionata di rivederlo, nonostante l'assenza sia stata così breve, che mi sciolgo in lacrime sulla banchina degli arrivi: invecchiando, non riesco più a controllare le emozioni, e spesso mi scopro a piangere di gioia.
Torniamo subito a Pistoia, dove mi aspetta un po' di lavoro alla San Giorgio, dove è in corso la presentazione di Filippo Timi, davanti ad un pubblico foltissimo.
Bello andare in giro, ma ancor più essere a casa con Antonio e Gatta Franca.