Non è stato facile alzarsi, stamani. Già ieri sera, attorno alle due, di ritorno dalla San Giorgio, ho avuto qualche problema a salire le scale di casa.
Nelle ultime ore della serata ho avuto la sensazione di camminare con indosso delle grandi ciaspole. Stanotte i dolori alle gambe, alla schiena e a tutte le varie componenti del corpo sono stati tali da rendermi difficile dormire.
Stamani la sveglia ha suonato attorno alle otto: mi sono presa un pochino di tempo per recuperare le energie, non fissando appuntamenti di lavoro prima delle 10. La giornata però riprende a correre molto velocemente: un po' di riunioni in corso, e poi un lungo pomeriggio d'ufficio per gestire una fase particolare nella vita dell'ente, caratterizzata dalla conclusione delle attività di mandato: si stringono velocemente i tempi, si tirano le somme, si deve compilare tutto ciò che è compilabile, e possibilmente per ieri o per l'altro ieri. La lista delle attività in corso è superbamente lunga, e mi guarda in cagnesco: mestamente mi preparo una borsettina con le carte da portare a casa, riponendo le speranze nella giornata di domani, durante la quale sarò chiamata a ritagliare qualche ora per l'attività amministrativa che non sono riuscita a completare oggi.
Torniamo a casa-casa (la casa di Cascina), con molti buoni propositi, ma un grande e soverchiante desiderio di riposo.