Sveglia alle cinque per raggiungere Siena, dove trascorro la giornata in compagnia di amministratori locali, dirigenti della Regione e del Ministero, tanti colleghi per parlare di cultura, del suo futuro, dello spazio nelle nostre agende personali e professionali. Non c'è nessun'altra città in Toscana, più di Siena, a rappresentare l'esigenza di fare della cultura una dimension fondamentale della vita democratica.
La città è bellissima: pulita, ben organizzata, non piegata sotto il peso dei turisti, che pure sono tantissimi.
Costeggio Piazza del Campo per raggiungere Piazza Duomo, sede del convegno. Lo spazio per l'incontro è localizzato in Santa Maria della Scala, l'ex ospedale cittadino ora adibito a "contenitore culturale", con splendidi spazi espositivi, musei e aree per convegni.
Il programma (vedi) è di quelli che farebbero tremare le vene ai polsi del più ardimentoso degli organizzatori: parlare di tutti gli aspetti della cultura in una giornata è una sfida affascinante! Per quanto riguarda biblioteche, archivi e musei, ci raccogliamo in un tavolo di riflessione e confronto (icasticamente intitolato a Fahrenheit: mala tempora currunt!), dove ritrovo carissimi amici, oltre che colleghi.
Parliamo soprattutto di reti, cooperazione, automazione e scelte strategiche di lungo corso. Anch'io intervengo, portando alla discussione i miei "cavalli di battaglia": il valore delle biblioteche come spazi di costruzione della cittadinanza contemporanea, la necessità di unificare i cataloghi per ridurre le spese di software, la necessità di fare economie di scala.
Una bella giornata di confronto ed elaborazione condivisa, al termine della quale trovo a stento le forze di trovare la strada per il letto. Buonanotte!