Doppia dose di teatro, oggi. Nel pomeriggio, spettacolo di Dora Donarelli alla San Giorgio, sera alle Laudi di Firenze ad ammirare Monica Menchi. Ma andiamo con ordine.
Mattina domestica e tranquilla, dedicata alla cura della casa, con i ritmi rallentati e pigri che la "mezza festa" porta con sé. Dalle tre in ufficio, per appuntamenti diversi, una intervista per l'Informatore COOP e poi per assistere, con grande gioia e partecipazione, alla conferenza di Ilaria Minghetti sulla figura di Eve Ensler, seguita dalla lettura di alcuni brani tratti dalle opere della drammaturga americana, diventata famosa con i suoi "Dialoghi della vagina". Le letture sono estremamente coinvolgenti, e tengono incollato alle poltroncine un pubblico numerosissimo e attento. Faccio la diretta Facebook, aggiungendo ai cento presenti un altro paio di centinaia di persone che ci seguono da lontano.
L'amicizia con Dora è stata feconda: il ciclo di tre incontri dedicato alle Donne ha registrato sempre il tutto esaurito, andando ad incontrare un bisogno profondo e sentito da parte del pubblico dei frequentatori della biblioteca. Dieci e lode, dunque, ad una donna speciale e unica nel suo genere. Iperattivamente generosa.
Dopo lo spettacolo, ci scapicolliamo a Firenze, dove raggiungiamo piazza Savonarola per un'ottima pizza (nell'unico locale aperto). Da lì sono due passi per il Teatro Le Laudi, dove Monica Menchi dirige e interpreta Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg: davvero una performance notevole per Monica, che esprime qui tutte le sue doti di interprete "veloce" e "nervosa".
Due donne pistoiesi in gamba, di cui sono amica, e me ne vanto.