Giornata fiorentina, quella di oggi: parto presto da Pistoia, incontrando alla stazione una marea di bischeri mascherati: giovani e meno giovani vestiti da Batman, da Biancaneve, da Diabolik, tutti pronti a prendere il treno in direzione opposta alla mia, destinazione Lucca Comix. Io ho altre ambizioni per la giornata, anche se un pensierino ad una uscita in versione Maga Magò prima o poi dovrò farlo, se non altro per stupire l'uditorio.
In realtà sono in servizio, quindi non posso indulgere in pensieri ondivaghi e rivoluzionari; vado di buon passo a Palazzo Vecchio, dove nel Salone dei Cinquecento trovo Mattèèèorèèènzi che sta già parlando alla folla, in posa plastica sulla tribuna dell'udienza. Siamo davvero in parecchi nella sala, per seguire uno dei convegni di apertura di Florens 2012, la biennale internazionale dei beni culturali e ambientali dedicata al tema "Cultura, qualità della vita". Mi sono iscritta al convegno Il made in Italy e il capitale culturale organizzato da Il Sole 24 ore sul tema del rapporto tra cultura e generazione di ricchezza. L'argomento prende le mosse dal quel Manifesto per la cultura che lo scorso febbraio comparve sul domenicale del Sole 24 ore, per invitare tutti a compiere una vera e propria rivoluzione copernicana rispetto all'affermazione dell'ex ministro Tremonti "con la cultura non si mangia".
In realtà solo con la cultura si può mangiare: se non c'è cultura, non c'è sviluppo. Tutti i partecipanti alla tavola rotonda sono concordi sul medesimo punto: i nostri livelli di analfabetismo funzionale e di lontananza dall'accesso alla cultura nelle diverse fonti sono più preoccupanti del debito pubblico. Sono una palla al piede che impedisce al paese di andare avanti.
Molti gli spunti raccolti nelle tante pagine di appunti che ho scritto, da utilizzare per ciò che sto scrivendo sul tema del Bilancio sociale della Biblioteca San Giorgio.
Giornata dunque utile e interessante. Temperatura primaverile in una Firenze pienissima di turisti.