Oggi alla Forteguerriana presentiamo la bozza della Carta dei servizi, un documento programmatico che si propone di andare a sostituire il vecchio "Regolamento", risalente ad ormai oltre 10 anni fa, per descrivere con maggiore adeguatezza il portafoglio servizi prodotto da questa importante istituzione, offrendo agli utenti la opportunità di sottoscrivere un vero e proprio contratto di servizio.
D'altronde, la Forteguerriana dopo la nascita della San Giorgio, ha fortemente cambiato pelle, trasformandosi in un istituto di conservazione di fondi antichi, speciali e di interesse locale, e perdendo l'antica connotazione di biblioteca pubblica, trasmessa alla sorellina minore.
Da qui la necessità di rideclinare la missione di servizio, mettere nuovamente al pulito il set di servizi offerti e cimentarsi con la definizione di un vero e proprio set di indicatori minimi di funzionamento.
Contrariamente alle mie aspettative, che tendevano al pessimismo, il pubblico in sala è piuttosto numeroso, e anche attento alla non semplice tematica. Molto significativi gli interventi e i commenti degli intervenuti, a testimonianza di un inusuale attaccamento ad una istituzione percepita come decisiva nella storia della città.
Mi piacerebbe seguire più da vicino la vita della Forteguerriana: una logistica infelice, unita ad un assetto organizzativo decisamente impoverito, mi ha finora impedito di farlo. Ma spero proprio di trovare il modo di ottimizzare tempi e strumenti per raggiungere questo obiettivo.