La passione per i lavori manuali ha avuto nella mia vita l'andamento di un fiume carsico: da ragazzina ho molto lavorato ai ferri e all'uncinetto, producendo cose anche pregevoli, per poi abbandonare ogni attività manuale sotto l'urgenza delle scadenze universitarie e dell'inizio della carriera professionale. Negli anni successivi l'impegno nella professione ha monopolizzato le mie energie, lasciandomi solo qualche sprazzo di speranza a favore della manualità: la speranza di trovare il tempo per fare qualcosa d'altro rispetto al lavoro, spesso rimasta a questo livello e non tradotta in azione concreta.
La passione per la cartoleria risale all'epoca del liceo, ma si è espressa esclusivamente nell'acquisto passivo di blocchetti, penne e quadernetti, piuttosto che nella creazione attiva di nuovi oggetti. Le prime fustelle le ho comprate a Parigi tra il 2000 e il 2005, ma devo ammettere di averle molto ammirate e poco utilizzate. L'unico spazio creativo che mi sono ritagliata negli ultimi anni è stato rappresentato dalla cura dell'apparecchiatura della tavola in occasione delle cene con gli amici e dalla preparazione dei pacchetti regalo. Ma anche in questi ultimi casi ciò che ho fatto è stato perlopiù acquistare oggetti già pronti e utilizzarli allo scopo, magari mettendoci un po' di creatività nella composizione dell'effetto finale.
Nel 2012, con il trasferimento nella nuova casa di Pistoia, ho deciso di raccogliere in contenitori specifici tutti i prodotti per il wrapping, garantendo uno spazio stabile a quella che sempre più cominciava a manifestarsi come una grande occasione di divertimento. Da lì la storia è dei nostri giorni: su Amazon faccio acquisti di carta decorativa inglese di alta qualità, compro le macchinette per creare scatole e buste, organizzo le decorazioni nei contenitori vuoti di yogurth, accumulo una quantità di perline adesive da far invidia alle più fornite cartolerie cittadine. Per non parlare di nastri, scotch colorati e decorati, chiudipacco, tutti perfettamente organizzati in scatole di cartone che vanno ad aggiungersi ai contenitori originali, facendo assumere al materiale del DIY le dimensioni tipiche di un piccolo negozio artigiano.
Negli ultimi mesi la passione per il DIY ha tracimato dagli argini consueti: merito di una serenità professionale acquisita grazie al consolidamento delle competenze necessarie allo svolgimento dei compiti che sono chiamata a curare; merito dell'arrivo in biblioteca di una spettacolare Cameo Silhouette con cui è possibile realizzare progetti creativi di straordinaria bellezza con altrettanta straordinaria facilità. Merito anche della nascita del "gruppo delle scatoline", una pattuglia di amiche con cui ci ritroviamo più o meno una volta al mese, per produrre tutte insieme qualche oggetto di carta con le nostre mani.
Con l'inizio di agosto, complice l'atmosfera vacanziera, prendono il via nuovi progetti DIY che mi appassionano e riempiono con grande piacere il mio tempo libero: su questo blog mi farà piacere condividerne gli sviluppi, senza peraltro mettere troppo da parte la passione per i libri, la lettura la scrittura e le biblioteche – che rimane sempre al primo posto nella mia vita (dopo l'amore per Antonio, Pallina e Ginger, ça va sans dire).