Oggi il raffreddore ha raggiunto il suo punto massimo, ma non mi faccio fermare da qualche linea di febbre in più. Arrivo in ufficio un po' più tardi, a causa di un esame medico di controllo, del tutto routinario ma importante, per poi rimanere a prendermi cura delle varie cose di cui mi occupo fino verso le 17. Mi ritiro a casa, dunque, un po' prima del solito, per cercare di recuperare le energie in vista dei tanti impegni di domani.
A titolo di splendida terapia (consigliabile a tutti, e a fronte di qualunque malattia), assaporo una fetta mastodontica di "Panetto" al cremino e gianduia acquistato presso la Pasticceria Slitti di Monsummano Terme.
Si tratta di una esperienza quasi mistica: il sapore del cremino si fonde con quello del gianduia, sprigionando un retrogusto di nocciole intenso e incantevole. Mi domando quante ore di vita avrà un panetto da 600 grammi. Poche, pochissime.