Mattina in ufficio, nel consueto vortice delle tante cose da fare. Pomeriggio a Firenze, dove mi attende un seminario molto interessante, sul tema Raccontare il passato, capire il presente, immaginare il futuro. Il titolo è di quelli pretenziosetti, non c'è che dire, ma i contenuti sono validi, e sono contenta di questo viaggio a Firenze.
Dunque, siamo nel Salone Brunelleschi dell' Istituto degli Innocenti, dove viene presentata la fase finale del progetto Crescere che avventura, incentrato sulla digitalizzazione e la fruizione sul web 2.0 dei documenti dell'archivio dell'istituto, che raccolgono le storie delle migliaia di bambini e ragazzi abbandonati a Firenze. Tutto molto interessante: peccato però che, nella giornata conclusiva del progetto, sul sito internet non risulti ancora assolutamente niente.
L'idea è comunque interessante. Peccato però che già durante il ritorno mi senta offuscata, più che dalla novità del progetto, da una influenza che sta conquistando terreno minuto dopo minuto. Arrivata a Pistoia, sotto la pioggia battente, scopro di essermi regalata un febbrone da 38,7°. Chapeau!