Mattinata di “tregua” sia pure parziale: è tempo di formazione per i dirigenti del Comune di Pistoia. Il cellulare squilla di frequente, le interruzioni fanno parte del gioco, ma qualcosa di buono sono riuscita a trarre dall’incontro tenuto da Raffaello Martini, uno psicologo di comunità che conosco da tanto tempo, grazie ai numerosi contatti intercorsi in occasione di precedenti situazioni professionali.
Il tema con il quale il gruppo dei dirigenti comunali si confronta con l'esperto è quello dei conflitti e della loro gestione. Ci appassioniamo sul confronto filologico tra competizione e conflitto, per poi focalizzare l'attenzione sull’impatto delle emozioni primarie (paura, rabbia, desiderio…) nella degenerazione della competizione in conflitto.
Ormai il tema del benessere nelle organizzazioni è diventato un must della nostra riflessione professionale: non c'è corso di formazione che non affronti la dimensione relazionale del lavoro, soprattutto quando i destinatari dell’evento formativo appartengono ai quadri superiori dell’organizzazione.
Ho però la sensazione che in alcuni momenti (ma per fortuna non in questo) la trattazione del tema della comunicazione all’interno dell’organizzazione, della leadership, della motivazione, della facilitazione e della concertazione, sia trattato in modo “ingenuo”, parlando di “obiettivi aziendali”, di “merito”, di “condivisione” come se non esistessero alcune brutte bestiacce che sono capaci di piazzare morsi tremendi sul nostro didietro: la corruzione, il ricatto, l’interesse personale, il familismo, la stupidità.
Menomale che ci sono posti come Pistoia, dove queste brutte bestiacce non sono più grandi di un topolino.