Ho letto questo libro a piccolissime dosi: una ventina di pagine a sera, prima di crollare dal sonno dopo giornate densissime di lavoro e di spostamenti di scatole (ho detto spostamenti, non rotture: e mi riferisco al trasloco, beninteso). E' un libro di quelli "facili", che si prestano ad una lettura discontinua, perché non richiedono particolari tributi dell'intelligenza e dell'applicazione. Si tratta di un romance ben scritto, che non ce la può fare ad essere considerato buona letteratura neanche per sbaglio. Ma qualche merito ce l'ha.
Intanto, il topos letterario che l'attraversa: una lista di desideri che la protagonista ha scritto da bambina, e che ritrova quasi per caso da adulta, in un momento particolarmente difficile della propria esistenza. Psicologicamente distrutta dalla perdita del fidanzato, scomparso in un incidente stradale a poche settimane dal matrimonio, Clare si impegna in un'impresa apparentemente "bislacca": quella di esaudire i desideri di quando aveva dieci anni, per quanto sciocchi e irrisori possano apparire a distanza di tanti anni.
Tutto il libro gioca attorno a questo "percorso ad eliminazione": ad ogni tappa Clare spunta uno dopo l'altro i desideri a cui ha dato esecuzione, prendendo progressivamente le distanze dal proprio dolore, elaborando il lutto e imparando a riconciliarsi con le luci e le ombre della propria vita.
E poi c'è la capsula del tempo: un "oggetto" di cui non sospettavo minimamente l'esistenza, e che invece ha lo scopo (come ben spiega Wikipedia nella apposita voce, vedi) di affidare al futuro un documento o un insieme di documenti da esaminare non prima di una certa data.
Uniti insieme, la lista dei desideri e la capsula del tempo, rappresentano un interessante "gioco letterario" ancora non troppo sfruttato, e perciò carino e divertente.