Antonio è un grande appassionato di fotografia; conosce tutti i modelli di macchine fotografiche, obiettivi e filtri esistenti al mondo dal 1950, legge religiosamente "Fotografare" quando viene a trovarmi in biblioteca: insomma ha le carte a posto per essere il cliente preferito della mostra-mercato in corso oggi alla Cattedrale ex Breda: l'evento è organizzato dal CRAL della USL, se ho capito bene. I banchetti sono pochi e sparuti (specie perché collocati in uno spazio decisamente troppo grande).
I tavoli che il Comune ha portato, prendendoli a prestito dal servizio elettorale, sono rimasti in parte nudi o sono state in parte abbigliati in modo quanto meno casuale (un po' di tovaglie rosse, un po' grigie, un po' gialle…); per non parlare dello spazio bar, consistente in un baracchino nel parcheggio, con seggioline in plastica più adatte alla fiera paesana di Boscofiorito di sotto che ad una città capoluogo.
Se comunque non c'è stato matrimonio felice tra la cifra dell'organizzazione e la qualità dello spazio, gli appassionati del genere se ne sono accorti molto meno di me, e perciò – sia pure in pochi – si sono goduti le teorie di obiettivi e macchine nuove e usate, facendo – almeno voglio sperare – qualche buon affare.
Mi hanno molto colpito le vecchie Polaroid che ho conosciuto negli anni Settanta, e ancor più le prime macchine fotografiche "a soffietto", che – per mia fortuna anagrafica – non ho certo fatto in tempo a vedere in funzione.
Al di là dell'evidente sovradimensionamento della location, registro comunque un'oretta di sereno divertimento, prima di rilanciarmi nell'infinito riordino della nuova casa, che scatola dopo scatola sta cominciando a prendere il suo verso.