Le Stelline sono davvero vicine, ed oggi è tempo di completare il testo della relazione che presenterò venerdì prossimo a Milano.
Le cose da dire sono davvero molte, perché l'argomento che mi è stato assegnato è davvero ricco di spunti di approfondimento. Com'è cambiata la comunicazione delle biblioteche all'epoca dei social web?
Ho preso le mosse dalle risultanze del convegno "Comunicare la biblioteca" (2001) per ripercorrere alcune linee di riflessione sui temi della comunicazione e della promozione.
Al centro della mia riflessione critica la "relazione pericolosa" tra la spinta all'autonomismo casalingo presente nelle abitudini dei bibliotecari nel fare comunicazione e l'impero del "dilettantismo" sancito dalla logica 2.0, dominata dall'autoproduzione dei contenuti.
I nuovi abiti mentali del social web sono andati ad impattare sulle precedenti abitudini comunicative dei bibliotecari, fino a creare quelle particolarissime combinazioni di professionalità e dilettantismo, raffinatezza e improvvisazione, accuratezza e imperizia, competenza e ridicolo, nobiltà e miseria che caratterizzano oggi la presenza delle biblioteche pubbliche italiane sul complessivo fronte della comunicazione: un fronte che non si esaurisce nella comunicazione in rete, ma che alla egemonia culturale della rete paga non irrilevanti tributi.