Mattina trafelata in ufficio: c'è di mezzo anche una visita medica, richiesta dal mio datore di lavoro, che mi porta lontano dalla scrivania un'oretta (ma dell'impressione che l'ospedale di Pistoia mi ha fatto voglio scrivere più avanti un altro post).
Nel pomeriggio prendo la Musa e vado a Pontedera: quasi un ritorno a casa, se non fosse che in realtà da Pontedera torno a Pistoia, e non certo a Cascina.
Qui, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, in un ex capannone Piaggio prima adibito ad archivio aziendale e ora trasformato nel centro culturale Sete Sóis Sete Luas, è in svolgimento dalla mattina un seminario di studi sul tema Verso la nuova biblioteca. Anche a Pontedera, infatti, hanno intrapreso l'avventura di costruire una nuova biblioteca, e – nelle more della conclusione dell'operazione architettonica – si stanno ponendo domande sul futuro dei servizi bibliotecari in città.
Sono lieta di essere stata invitata a portare la "testimonianza" della San Giorgio: non soltanto perché i colleghi di Pontedera sono ormai vecchi amici, ma perché in effetti la San Giorgio può essere considerata come una sorella maggiore per la nuova biblioteca pontederese. Molti i punti in comune: il "riuso" di uno spazio industriale abbandonato, l'allontanamento dal centro cittadino, la creazione di un grande spazio plurale.
Davvero un bel seminario: un pomeriggio utile e interessante.