Nei giorni scorsi sono andata ad assistere alla presentazione del nuovo libro Prelibatezze della città di san Jacopo, curato da Iacopo Cassigoli e Francesca rafanelli, due giovani studiosi a cui sono legata da ormai solida amicizia, oltre che da grande ammirazione per il loro lavoro di scavo nella storia, nell'arte e nelle tradizioni pistoiesi
il libro è delizioso in senso stretto: parla delle tante delizie culinarie che i pistoiesi nel corso del tempo facevano comparire sulle tavole dei ricchi e dei poveri, nei giorni di festa e nella quotidianità. Mi godo oggi la lettura integrale di questo libricino, approfittando della giornata di riposo.
L'itinerario storico-artistico di Iacopo nella cucina toscana e pistoiese racconta le differenze di carattere tra i popoli: morbidi i dolci siciliani, durissimi quelli pistoiesi, secchi, brignoccoluti, a sottolineare una ruvidità che anche oggi segna fortemente il modo di essere della gente di questa città.lle
Molto divertenti le trascrizioni dei documenti di archivio dalle quali si evince quanti omaggi culinari ricevevano i potenti dell'epoca, fossero anche il cavallaro della Camera o il cerusico delle Stinche. E poi è la volta di nonna Adele, la nonna di Francesca, una massaia a capo della fattoria, potente mogrlie del mezzadro, capace di preparare mangiarini speciali anche quando c'era poco da scialare.
una lettura davvero succulenta, e almeno in sé poco calorica!