Il corpo possiede meccanismi di regolazione straordinari, molto più abili ed efficienti della condotta consapevole delle persone. E così oggi il mio corpo ha lanciato un messaggio chiarissimo di "fermo macchine", con un mal di testa lancinante, che mi ha costretto a casa per l'intera giornata. Niente attività, dunque: sonno profondo, riposo totale, e qualche bustina di Oki per alleviare il malditesta.
Per fortuna ho una dotazione di "ore di lavoro straordinario" da recuperare che mi permette di non intaccare il tesoretto delle ferie né tanto meno di ricorrere all'assenza per malattia. Ma il segnale è arrivato: evidentemente ho fatto il pieno di preoccupazioni e stress, tra il lavoro in corso di "ristrutturazione" e la nuova casa da sistemare. Fermarsi ogni tanto diventa necessario, per liberarsi almeno per un momento dalla schiavitù dell'efficienza a tutti i costi. Ma domani si ricomincia, e a tutta birra, perché nel mese di novembre gli appuntamenti da cogliere e gli impegni da affrontare sono davvero numerosi. Tra i tanti, sul fronte lavorativo il completamento del lavoro sul bilancio sociale della San Giorgio, l'avvio di nuovi progetti sul fronte delle nuove tecnologie; sul fronte domestico, il completamento della nuova casa con l'arrivo dei nuovi mobili, la sistemazione definitiva degli oggetti ancora inscatolati e l'acquisto degli ultimi complementi d'arredo necessari a trasformare la nostra bellissima casa nuova in una casa stre-pi-to-sa.
Dunque, avanti tutta. Da domani si ricomincia.