Ho preso in prestito ieri Ricomincio da te, di Eloy Moreno, consapevole del successo di critica e di pubblico che questo romanzo ha incontrato in Spagna e nel resto d'Europa. Ma ancor più consapevole di quanto mi intrighino le storie di vita incentrate sul tema del ricominciare da capo: sarà che ricominciare da capo è una operazione di grande coraggio, che nella vita è capitato di dover affrontare a molti di noi. Sarà che di fatto si ricomincia un po' ogni giorno, giacché il giorno che stiamo vivendo è veramente il primo del resto della nostra vita.
Dunque, domenica di lettura e di pace. Sciropparsi un romanzo sul divano è una roba ganzissima, specie quando – come in questo caso – siamo di fronte ad una traduzione buona, che si lascia avvertire solo un paio di volte: piccolissimi cedimenti linguistici, niente di grave, errori da matita rossa. Di grande sensibilità la prosa dell'autore, capace di restituire i forti sentimenti di nostalgia che il protagonista prova nei confronti del suo Se stesso da ragazzino, quando ancora provava il coraggio e la paura di alimentare i propri sogni.
Il libro, tutto giocato sul contrasto tra routine quotidiana e profondo bisogno di autenticità, tra superficialità delle relazioni e ricerca di un significato profondo del vivere, permette di riflettere sul nostro rapporto con i nostri sogni e su quanto sia necessario lottare per garantirsi il diritto ad una vita degna di essere vissuta. Davvero un bel libro.