La mattina comincia con minore agitazione del solito: il primo evento di lavoro è in calendario per le 10, e quindi è possibile fare colazione con più calma e prepararsi per uscire senza la consueta fretta dei giorni ordinari. Butto un occhio distratto sul tablet, che mi avverte che è successo un macello a Brindisi, ma scoprirò solo in giornata l'entità della tragedia avvenuta. Al via un interessante convegno sul recensore di gialli (programma), organizzato dal Club Amici del Giallo di Pistoia.
Nella seconda parte della mattinata, avendo deciso di non "timbrare" la presenza in ufficio oggi, mi prendo una pausa paradisiaca, trascorrendo un paio d'ore in uno dei posti più fantastici del mondo: la Casa della carta sul viale Adua, il regno incontrastato della cartotecnica, degli articoli da regalo e delle "inutilità" straordinarie che rendono bella la nostra vita.
E' un luogo di deliziosa perdizione: candele americane al sapore di vaniglia che costano lo stipendio settimanale di un operaio, stoviglie per feste di compleanno di tutti i colori e di tutte le forme, alcune delle quali non hanno nulla da invidiare al vero acciaio inossidabile. Per non parlare delle scatoline, delle bustine, dei fiorellini da bomboniera: tutti oggettini minuscoli e carissimi di cui faccio incetta, nella serena consapevolezza di gratificarmi alla grande, con minori spese di una seduta psicoanalitica ma certamente con maggiore efficacia.
Nel pomeriggio ci rechiamo in centro per supportare il punto di distribuzione dei materiali di Dialoghi sull'uomo a cura delle volontarie FIDAPA: le notizie che vengono da Brindisi consigliano l'Amministrazione di sospendere le manifestazioni musicali previste in accompagnamento. Di lì a poche ore sarebbe arrivata la notizia della sospensione di tutti gli eventi culturali previsti per domani.
A fine pomeriggio, mi reco al Residence ArteMura, dove il Gruppo Fotoamatori Pistoiesi ha organizzato una Retrospettiva di Giovanni Barbi a cui ho piacere di partecipare, in ragione delle forti relazioni tra Comune di Pistoia e GFP, e dei legami con Giovanni Barbi, che fu bibliotecario alla Forteguerriana.