Con l'inizio del mese di ottobre, ha preso le mosse anche in Italia un movimento multiforme in difesa della scrittura a mano che si è coagulato su FB grazie alla pagina Campagna per il diritto di scrivere a mano: dunque, da varie parti si afferma l'importanza di tutelare l'azione della scrittura manuale come una azione virtuosa per la creatività e la capacità personale di prendere decisioni. Negli Stati più evoluti la scrittura manuale è in via d'abbandono, surclassata dall'impiego di tablet e computer fin dalla più tenera età. Abbandonare carta e penna a favore di tablet, app e computer non è però l'unica strada possibile.
Sono scesi in campo da una parte le multinazionali della scrittura manuale, prima fra tutte la mitica Bic, che ha finanziato una campagna in grande stile (vedi) volta a legare la pratica della scrittura manuale a viruosi risultati scolastici ed extra-scolastici: creatività, capacità di lettura, autoaffermazione risulterebbero potenziati dall'uso di carta e penna. Dall'altra parte, si sono mossi istituti di ricerca almeno apparentemente meno legati al chiaro interesse relativo alla commercializzazione delle penne o di altri strumenti di scrittura, come l'Istituto Grafologico Internazionale Girolamo Moretti, sul cui sito web si legge:
"Scrivere è un comportamento, una comunicazione e una testimonianza in tutte le fasi della vita: è una gestualità che attiva la formazione della persona nei bambini; diventa espressione completa e totale di sé da adulti; aiuta il benessere di mente e cervello anche da anziani. La scrittura a mano ha un valore antropologico universale, è la manifestazione oggettiva dell’unicità di ciascun individuo, è compagna di vita dallo scarabocchio sino al testamento. L'atto della scrittura unisce in una "melodia cinetica" l’essere uomo nella sua totalità, perché chiama in causa la mente, il cuore e la mano. Nessuno ha il diritto di privare le generazioni future di tale ricchezza: abbiamo il dovere e la responsabilità di salvaguardarne l'esistenza mediante un’importante e vasta operazione culturale e sociale."
Io ho aderito subito a questa campagna, adorando scrivere a mano con diversi strumenti: dalla stilografica più preziosa alla popolarissima Bic, dalle matite ai pennarelli colorati. In questo periodo sto usando un set di pennarelli clorati Artline 200 misura 0,4 mm, provenienti dall'Australia, ma che ho comprato a prezzi modicissimi a Reggio Calabria la scorsa estate, con i quali mi esprimo con grande flessibilità ed allegria, associando un colore ai diversi argomenti su cui scrivere.