Seconda giornata pinerolese: è sabato, eppure sono in tanti a resistere alle lusinghe di un tempo splendido, rimanendo incollati alle sedie della sala riunioni fino alle quattro del pomeriggio. Il gruppo di oggi è diverso da quello di ieri: altri bibliotecari, altri volontari che condividono con me l’avventura formativa di un giorno, alla ricerca di nuove idee e nuovi spunti per promuovere il proprio lavoro. Il tono del corso è leggero, ma non per questo superficiale. Parlare di comunicazione e promozione permette di rileggere le attività di tutti i giorni sotto una luce nuova, che ne potenzia la dimensione valorizzante e premiante. Ormai sono anni che mi occupo di queste cose: più vado avanti, più mi rendo conto di quante opportunità possano essere colte per accrescere la visibilità della biblioteca e consolidare la reputazione di questa fragile istituzione nell’immaginario collettivo delle comunità locali.
Vorrei avere un po’ di tempo per approfondire alcune tematiche su cui focalizzare i corsi, in modo tale da arricchire l’insieme della proposta didattica: ma quel tempo ad oggi non c’è – e se penso a quanto lavoro ancora c’è davanti per allestire la nuova casa e svuotare le due case nelle quali adesso viviamo – mi trovo costretta a chiedere ai miei desideri di farsi da parte, sedersi pazienti in un angolo, e aspettare il loro turno.