Il tema della trasparenza è da sempre tra le mie corde: non a caso ho intitolato La biblioteca trasparente il primo libro che ho scritto, ormai dieci anni fa, volendo approfondire la relazione tra scelte di trasparenza nei confronti degli utenti ed effetti sulle soluzioni organizzative.
L'argomento è al centro diuna mega-riunione istituzionale, che chiama in causa tutti i dirigenti e i titolari di posizioni organizzative all'interno del Comune di Pistoia, sotto la direzione del Segretario Generale: in particolare lavoriamo sulla organizzazione di una "giornata della trasparenza" che la nuova legislazione (vedi) chiede a tutte le amministrazioni pubbliche di calendarizzare ogni anno, per accrescere la qualità dei rapporti con i cittadini.
in effetti gli uffici della PA in generale fanno i conti con un basso livello di credibilità ed un alto livello di pregiudizio: da qui la scelta di introdurre garanzie aggiuntive grazie alle quali i cittadini possano ridurre le proprie ansie nei confronti dei politici, ritenuti tutti ladri (spesso a ragione) e nei confronti degli impiegati, rifenuti tutti fannulloni (spesso a ragione).
in realtà, al di là dei prefiudizi diffusi, le persone in carne e ossa sanno evitare di fare di tutta l'erba un fascio, nella consapevolezza che tanti operatori della pubblica amministrazione lavorano con coscienza e si guadagnano lo stipendio, pur misero, offrendo un reale contributo alla comunità. Da bibliotecaria impegnata nella pubblica amministrazione da 25 anni, mi è capitato di essere maltrattata ed esaltata, considerata un genio o un imbecille, a seconda soprattutto dell'umore della persona davanti a me.