Confesso: sono diventata una washi tape addicted. La tragica dipendenza si è sviluppata da poco, ma ha già raggiunto livelli di guardia. Solo quel che rimane del sentimento di decenza, ormai ridotto al lumicino, mi permette di contenere sotto le 35 unità il numero di washi e masking tape che tengo allineati sul primo ripiano della mia scrivania, in religioso ordine di colore, pallini con pallini, quadrettini con quadrettini.
Bisogna ammetterlo, però: i washi tape sono una meraviglia, è difficile resistere loro. Se c'è ancora qualcuno che non li conosce, basta fare un clic qui per scoprire che si tratta di nastri adesivi in carta di riso, dalle decorazioni deliziose, che si attaccano e si staccano con facilità senza lasciare tracce di colla. Semitrasparenti, si prestano ad essere sovrascritti per rendere l'effetto finale ancora più gradevole.
Esiste poi la versione in stoffa, detta appunto masking, che ho trovato in versione economicissima presso il mio cinese di fiducia (al negozietto sotto il Ponte Europa a Pistoia): ogni rotolino costa un euro, e dura una vita. Ad essi aggiungo anche i tape all'uncinetto: un metro per ogni nastro, 1 euro, deliziosi per decorare – come ho già fatto – i tappi dei barattolini di omogeneizzati che ho usato recentemente come segnaposto.
Se ne trovano a iosa su Amazon, anche Ikea ha la sua bella serie. A Pistoia – oltre che dal mio cinese – si trovano al negozio Coral Pink in via del Canbianco: un negozio delizioso, dove ho fatto manbassa dei rotolini disponibili, lasciando sullo scaffale solo qualche rotolino, se non altro per dare agli altri clienti l'opportunità di fare acquisti a prezzi davvero buoni!
Certo non sono arrivata prima: di "addicted" in washi tape ce ne sono migliaia, basta dare un'occhiata su Pinterest per fare una vera e propria scorpacciata. I primi pezzettini di washi li ho usati nel mio DIY Personal Planner: un effetto magnifico!