Stiamo lavorando per organizzare il prestito a domicilio di libri, film, CD musicali e altri materiali prenotati dai cittadini che hanno difficoltà a raggiungere il punto prestito da asporto della biblioteca: anziani, persone a scarsa mobilità, cittadini costretti a casa dalla quarantena o da altre necessità impellenti. Stiamo definendo gli ultimi ritocchi del progetto di servizio che vedrà protagoniste alcune associazioni cittadine che già collaborano con i servizi sociali del Comune di Pistoia e che volentieri, non potendo lavorare ai propri progetti, si sono messe a disposizione della biblioteca per consegnare i plichi con i materiali pronti.
Ma la consegna avverrà in modalità Amazon: uno squillo di campanello e un avviso veloce: “Siamo della biblioteca, le lascio i libri alla porta”. Niente di simile al buon vecchio prestito a domicilio anti-Covid, in cui i nostri volontari degli Amici della San Giorgio trascorrevano un pomeriggio ogni quindici giorni a fare compagnia agli anziani a casa loro, non soltanto portando nuovi libri da leggere e nuovi film da guardare, ma anche chiacchierando, discorrendo (come si dice dalle nostre parti), mangiando una fetta di dolce e prendendo un caffè. I nostri volontari hanno sempre considerato quella esperienza molto importante e ricca di significati, anche se corredata da un effetto pericoloso non da poco: ad ogni visita, qualcosa da bere e da mangiare, a cui non è possibile rinunciare. Perché per gli anziani la visita dei nostri volontari era un momento di festa nella settimana, una occasione per vedere qualcuno, fare due parole, uscire dalla solitudine, interrompere la routine. E dunque una occasione da festeggiare con il caffè e con qualcosa di buono da condividere.
Non abbiamo idea di quale potrà essere l’entità delle richieste di prestito a domicilio: partiamo sperimentalmente, e aggiusteremo il tiro, come sempre. E’ questo un piccolo, piccolissimo segnale di presenza che vogliamo dare sul territorio, sperando di poter ritornare presto a mangiare torte e bere caffè con gli utenti più fragili e più preziosi che abbiamo.