Ognuno di noi ha un modo speciale con cui smaltire le preoccupazioni, dare un taglio allo stress e recuperare il fiato perso correndo tutto il giorno dietro ai piccoli e grandi casini della vita. Quello del “gruppo scatoline” consiste nell’incontrarsi più o meno una volta al mese, prima attorno ad una tavola ben imbandita (si sa, il cibo consola ogni male) e dopo attorno ad un tavolo di lavoro pieno di perline, nastrini, washi-tape, fiocchi e decorazioni varie. Ieri sera abbiamo appunto organizzato una “seduta di gruppo”, durante la quale hanno avuto la meglio – come sempre, del resto – il cibo e le chiacchiere sulla voglia di produrre: ma era davvero tanto che non ci incontravamo, e quindi dovevamo rimetterci in pari sul box-gossip.
Le box girls, ieri quasi al completo, hanno comunque decorato parecchi barattoli di vetro, che serviranno per la nuova sessione en plein air, programmata per la prossima settimana. Le decorazioni sul vetro renderanno i barattoli dei perfetti portacandele da esterno, illuminando il nostro percorso di chiacchiere nella campagna pistoiese.
Devo ammettere di essermi concessa pochi divertimenti nella vita: quando andavo a scuola, lo studio mi prendeva moltissimo, lasciandomi ben poco tempo libero; e anche da adulta l’horror vacui mi ha fatto sempre interpretare il tempo come qualcosa da usare in modo utile. Ma c’è bisogno di giocare, oltre che di migliorare il mondo: per me, oggi, il gioco passa attraverso le decorazioni, le fustelle, gli scotch colorati e le perline. Quando poi il gioco è in compagnia, il divertimento si moltiplica, assieme alla felicità. A quasi sessant’anni per nulla al mondo vorrei rinunciare alle nostre seratine di bricolage, fatte di risate e di sbrilluccichi!