Gatta Franca (Cascina, 3 febbraio 1995-Pistoia, 30 novembre 2013) è stata la terza figlia di Gatta Mammona, assieme a Fru Fru, Fri Fri e Bruno.
Dopo una gioventù un poco travagliata sul fronte della salute, ha vissuto la seconda e terza giovinezza in piena salute e prosperità, avendo capito perfettamente e senza alcuna difficoltà quali sono le cose veramente importanti della vita: amare, essere amati, mangiare e riposarsi.
Gatta Franca ha maturato fin dalla più tenera età un distacco zen dalle cose del mondo. Diventata cieca a diciotto anni, ha girellato per casa con aria assolutamente aristocratica, mostrandosi del tutto disinteressata rispetto agli oggetti che le capitavano tra le zampe: senza dar mostra di non sapere in quale parte dell’appartamento si fosse andata a cacciare, poteva passare minuti con aria assorta, in posizione di riposo, facendo credere a tutti di non voler altro che star proprio lì, a esattamente due centimetri da qualche muro.
Nel corso della sua lunga vita ha diviso l’universo degli umani in due grandi sottoinsiemi: gli amici e i nemici. Nel sottoinsieme degli amici ha messo la sua mamma “non di pelo” (da non confondere con la sua mamma di pelo, ovvero Gatta Mammona); nel sottoinsieme dei nemici ha messo tutto il resto del mondo, senza fare distinzioni troppo sottili, che le avrebbero messo ansia e reso i riposini più brevi.
Franca è stata una gatta dolcissima ma risoluta, affettuosissima ma testarda. Ha ottenuto sempre tutto quello che vuole grazie alle moine e alle fusa.
Ha sviluppato un repertorio molto ricco di miagolii con cui ha imparato a comunicare perfettamente con la mamma non di pelo, mentre non sempre è andata d’accordo con la mamma di pelo (e se non avete ancora capito chi sono queste due mamme, questa volta niente link per aiutarvi: siete senza gattesca speranza di essere felici!).
L’amore di Franca per me è stato totale e illimitato, privo di condizioni, senza se e senza ma. Un amore come spesso gli umani non sono capaci di provare.
Gli ultimi due mesi della sua vita sono stati un po’ più difficili: oltre alla cecità completa, Franca ha cominciato a perdere peso e forze, e a ridurre sempre di più i movimenti. A fine novembre, la situazione è come precipitata, tutta d’un tratto. In una fredda notte di vento, la mamma non di pelo ha dovuto prendere una decisione difficile. Ha pianto tanto, ma ha pensato che Franca avesse davvero bisogno di riposo.
Ora Gatta Franca vive nel paradiso dei gatti amati, in compagnia della sua mamma di pelo. Le roselline rosse di una cara amica la proteggono dal vento e dal freddo, ricordandole i tempi degli abbracci e delle coccole.