Io non sono certo un architetto: per me parlare di “progettazione degli spazi in biblioteca” significa non già offrire soluzioni nello spazio alle diverse esigenze di servizio manifestate dalla biblioteca, bensì focalizzare il rapporto tra progetto biblioteconomico e progetto architettonico, e seguire le linee di sviluppo di questo possibile rapporto dal punto zero della manutenzione ordinaria quotidiana, fino ad arrivare al punto più lontano della progettazione ex novo di un edificio da adibire a biblioteca pubblica.
I bibliotecari sono capaci di esprimere il proprio punto di vista all’architetto progettista, o preferiscono rimanere in seconda fila, tenendosi le proprie idee per sé, e recriminare del fatto di non essere stati ascoltati? E questo punto di vista è ben chiaramente strutturato, oppure non va oltre il consueto format della biblioteca come spazio di studio e ricerca?
La giornata di lavoro, trascorsa in compagnia di una cinquantina di bibliotecari operanti nelle diverse strutture del sistema, ci ha permesso di affrontare i tanti nodi problematici che insorgono ogni volta che si vuole dare attuazione ad una idea di biblioteca moderna e rispondente a bisogni differenziati dei vari pubblici reali e potenziali.