Siamo quasi pronti: ancora qualche settimana, e sarà la volta della nuova edizione di Dialoghi sull’uomo, il festival dell’antropologia contemporanea giunto quest’anno alla sesta edizione.
Il tema di quest’anno (l’abitare, la casa) è sicuramente inrigante, perché segnato da due forze contrapposte: una forza “Inclusiva”, che punta all’accoglienza, e una forza “esclusiva”, che considera la casa un rifugio privato contro tutto il resto. Numerosi gli autori da non perdere, primo fra tutti quel Marc Augé che rileggerà il tema dei non-luoghi alla luce degli ultimi sviluppi della socialità.
Il mio compito quest’anno, come in altre occasioni, è quello di coordinare il lavoro dei volontari adulti, che parteciperanno a rendere la città più accogliente e svolgeranno un prezioso compito di sorveglianza e accompagnamento.
Una novità di quest’anno, le visite guidate ad alcuni luoghi ed abitazioni private, che normalmente si celano agli occhi dei più: ho avuto la fortuna di trovare ancora qualche biglietto da comprare, prima del tutto esaurito. Avrò così l’opportunità di goderni, con Antonio, un paio di occasioni imperdibili.